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residenza effettivastresses
law фактический адрес проживания (место фактического проживания massimo67); адрес фактического места жительства (Non sempre la residenza anagrafica coincide con quella effettiva. Cosa succede in caso di notifica e come accertare l'effettiva dimora. Conoscere la residenza anagrafica di un soggetto è importante sia ai fini di una comunicazione formale, come la notifica di un atto, sia per l'eventuale individuazione dell'ufficio giudiziario competente nel caso, per esempio, di un recupero crediti giudiziale. Il Codice Civile impone a ciascuno di avere una residenza, stabilendo che sia il luogo in cui si ha la dimora abituale. Dunque residenza e dimora dovrebbero coincidere. Un problema che sorge molto spesso è, invece, la difformità tra la residenza emergente dalle risultanze anagrafiche e la residenza effettiva, corrispondente, nei fatti, al luogo di abituale dimora. Ecco perché la giurisprudenza della Cassazione ha più volte ribadito che il certificato di residenza non è una prova certa, ma una semplice presunzione che può essere sempre contrastata con qualsiasi prova contraria. Ciò significa che colui che ne ha interesse può anche dimostrare il contrario e cioè che la dimora effettiva di una persona è un'altra rispetto a quella indicata nel certificato rilasciato dall'ufficio anagrafe. Secondo i giudici, dunque, ciò che conta non è quello che c'è scritto nel certificato, ma il vero luogo ove una persona abita. Di conseguenza, il certificato anagrafico prodotto in una causa non prova la residenza del soggetto nella città ivi indicato se risulta diversamente. La definizione civilistica di residenza è contenuta all'art. 43 comma 2 c.c., che si riferisce al "luogo in cui la persona ha la dimora abituale". Dovrebbe essere, quindi, il luogo in cui il soggetto abita stabilmente e ha le sue normali relazioni familiari e sociali. La residenza anagrafica è comunque il dato risultante dalla registrazione effettuata presso l'anagrafe della popolazione residente, tenuta presso ogni Comune. Il Codice Civile impone a ciascuno di avere una residenza, stabilendo che sia il luogo in cui si ha la dimora abituale. Dunque residenza e dimora dovrebbero coincidere. Un problema che sorge molto spesso è, invece, la difformità tra la residenza emergente dalle risultanze anagrafiche e la residenza effettiva, corrispondente, nei fatti, al luogo di abituale dimora. Ecco perché la giurisprudenza della Cassazione ha più volte ribadito che il certificato di residenza non è una prova certa, ma una semplice presunzione che può essere sempre contrastata con qualsiasi prova contraria. Ciò significa che colui che ne ha interesse può anche dimostrare il contrario e cioè che la dimora effettiva di una persona è un'altra rispetto a quella indicata nel certificato rilasciato dall'ufficio anagrafe. Secondo i giudici, dunque, ciò che conta non è quello che c'è scritto nel certificato, ma il vero luogo ove una persona abita. Di conseguenza, il certificato anagrafico prodotto in una causa non prova la residenza del soggetto nella città ivi indicato se risulta diversamente.: Место фактического проживания может совпадать с местом жительства или пребывания massimo67)